domenica 21 marzo 2010

Gnocco Fritto e Tigella






Gnocco fritto

Aggiornata il 15/03/2010
Scheda n.10.15

Nome ricetta:
Gnocco fritto
Ricetta ideata e provata dallo chef Alessandro Tannoia

Ingredienti:

6 persone
1kg farina
100 gr burro
40 gr. lievito
25-30 gr. sale
300 cl acqua
2-3 lt Olio di semi (arachide)

Preparazione:
Sciogliere, il lievito nell’acqua tiepida
Sciogliere il burro
Predisporre la farina a fontana, aggiungere il sale, il burro mescolare, infine aggiungere l’acqua tiepida con il lievito e impastare.
Lasciare riposare 10 minuti
Stendere l’impasto a 4 mm di spessore tagliare in forme regolari rettangolari da 10 cm. Di lunghezza e 5 di larghezza, bucare con un stuzzicadenti.
Lasciare lievitare 20 min.

Finitura:
Friggere in olio di arachide a 180°-200° 2-3 minuti per lato.
Servire con affettati specialmente Crudo di Montagnana, Parma o San Daniele.
Per dolce Nutella o Marmellata.

Caratteristiche organolettiche:
Croccante giallo ambrato, gonfio servire ancora fumante.

Tempo reale:

1 ora e 15 min.








Tigella

Aggiornata il 15/3/2010
Scheda n.10.14

Nome ricetta:
Tigella
Ricetta ideata e provata dallo chef Alessandro Tannoia

Ingredienti:

6 Persone
1 Kg. farina
260 cl latte
n ° 1 Cucchiaio da minestra di olio extra vergine di oliva
50 gr. lievito
25 gr. sale


Preparazione:

Sciogliere il lievito nel latte tiepido
Predisporre la farina a fontana aggiungere il sale, e l’olio extra vergine di oliva, aggiungere il latte tiepido e lievito ed impastare.
1 ora di lievitazione.
Stendere l’impasto tenendo un spessore di mezzo cm. E una circonferenza da 5 cm Lasciare lievitare per alti 30 min
Cottura in forno a 180°, o in una padella da tigelle.

Finitura:
Servire con affettati specialmente Crudo di Montagnana, Parma o San Daniele, stracchino squacquerone, ruccola.
Per dolce Nutella o Marmellata.

Caratteristiche organolettiche:
Morbida e soffice all’interno, croccante all’esterno, servire calda quando la si taglia deve essere ancora fuamnte

Tempo reale:

2 ore



Es. di cottura tigella in forno


Ricetta pane con farina di Manitoba 0

Pane

Oggetto: Ricetta pane con farina di Manitoba

Pane
Ingredienti per 1 kg

1 Kg di farina Manitoba 0
30 g di lievito di birra
450 ml di acqua
150 ml d’olio d’oliva,
25 g di sale.

Procedimento

Fate sciogliere il lievito in un po’ di acqua tiepida (38°).
Setacciate la farina in una bastardella, introducete tutti gli ingredienti e amalgamate.
Lavorate l’impasto per 15 minuti circa, ne dovrà risultare un composto compatto ma morbido. Fate lievitare per non meno di 30 minuti in una zona tiepida ma non secca.
Date all’impasto la forma desiderata e cucinate in forno a 200° C finché non sarà cotto.




Ringrazio la classe 4 Csr della scuola Alberghiera Angelo Berti di Verona Chievo, per il contributo della relizzazione e varie modifiche per rendere la ricetta semplice comprensibile e sopratutto giusta.










domenica 14 marzo 2010

Ricetta del Pane




Origine storica


Questo prodotto risale a 5.900-5700 a.C. gli archeologi hanno rinvenuto una panetteria nell'attuale Turchia.
Con gli Egizi è accertato che producevano pane già 3000 a.C.
Il nome panettiere tradotto dai geroglifico "Uncino da fuoco", presenti già al tempo dai 15 ai 30 tipi di pane, le davano forme diverse di animali e di fiori, gallette e ciambelle, pure i gressini.
La farina di Kamut è considerata una delle farine più antiche al mondo utillizate già al tempo dagli egiziani.

Nozioni Merceologiche

Il Pane è fatto con la farina di grano,
il grano è considerato un cereale ricco di Carbidrati
I Carboidrtati sono ricchi di glucidi
I Glucidi sono zuccheri.
1 gr. di glucidi sono 4 Kcal.

Dati sulla speculazione


Il pane per molti secoli è stato un alimento per poveri, serviva a sfamare i popoli.
nei secoli tassato e ritassato vedi ad esempio la tassa del macinato nei mulini.


Ma il massimo della speculazione sul pane è dei nostri giorni, il rincaro e del 1745.4% (Dati Coldiretti 2009), pensa che la pasta è del 490%.


Una legge tolta da poco voleva che i panifici producessero il PANE COMUNE, un pane semplice da vendere al tempo 1000 lire al kg. oggi sarebbe 1 € al kg. al posto di 3.50-4.80 € al kg.
Per una famiglia numerosa queste cifre fanno la differenza considerando l'uso procapite annuo.


Ricetta


Ho chiesto quindi una ricetta semplice da potersi fare in casa al Prof. Chef Cristian Bozzolan, che con i ragazzi dell'alberghiero Don Calabria di Cerea, lo preparano tutti i giorni senza problemi data la semplicità della ricetta.
Ringrazio Lo Chef Cristian Bozzolan, per la ricetta.









Oggetto: ricetta pane

Pane
Ingredienti per 1 kg

1 Kg di farina bianca,
30 g di lievito di birra
450 ml di acqua
150 ml d’olio d’oliva,
25 g di sale.

Procedimento

Fate sciogliere il lievito in un po’ di acqua tiepida (38°).
Setacciate la farina in una bastardella, introducete tutti gli ingredienti e amalgamate.
Lavorate l’impasto per 15 minuti circa, ne dovrà risultare un composto compatto ma morbido. Fate lievitare per non meno di 30 minuti in una zona tiepida ma non secca.
Date all’impasto la forma desiderata e cucinate in forno a 200° C finché non sarà cotto.

Perchè farsi il pane fresco in casa

Farsi il pane in casa è bello, farlo insieme ai vostri figli lo è ancora di più, lasciateli che si sporchino, che impastano, che creino le forme più strane,cuocerlo e mangiarlo insieme, crea un rapporto che ne la televisione ne i video game può darvi.

Non è un prodotto deve vengono aggiunti altri ingrdienti come zuccheri e grassi che ci fanno ingrassare tipo:

Maltosio, Destrosio, Galattosio, Miglioratore, Margarina, Strutto nei migliore dei casi Burro, Latte, Panna.

Il pane fatto in casa è un prodotto semplice e genuinio, molti supermercati,usano un pane precotto e congelato, con additivi e conservanti.

Farsi il pane in casa ti fà risparmiare si spende circa meno di 1 € al kg.

Conservazione:

Puoi farlo una volta a settimana, tieni indetro la cottura,quando e ferddo lo congeli e poi finisci la cottura quando lo scongeli.

Puoi fare una pagnotta da 500 gr. dura 2-3 giorni , più e grossa più dura al massimo 1 settimana, altri tipi di pane anche di più

Se ti piace fare il pane ci sono molti libri è molte ricette su internet, basta comincaire a provare, forse le prime due volte non ti verrà bene ma presa la mano vedrai quanto è bello e sopratutto buono.

Bene se non ci sono domande, Buon lavoro.

domenica 7 marzo 2010


La cucina dei fiori e delle piante

Le radichielle e Calicantus





Radichielle
Pianta selvatica inizia a Gennaio Febbraio la raccolta nei campi


Calicantus

La sua raccolta è tra Gennaio e Febbraio.

Si possono congelare

Passare un bella Domenica di sole, in famiglia a fare un pic-nic, in campi fioriti vicino a verdi colline, fare due passi e scoprire il patrimonio culinario e culturale delle erbe e dei fiori spontanee del nostro territorio, è la vera formula della felicità.

Conosendo le piante e i fiori da raccogliere, e con le ricette giuste possiamo creare dei piatti con costi molto bassi, perchè trattasi di prodotti poco commercializzati.

Inoltre possiamo fare della piacevole attività fisica respirare aria buona.

Il verde è importante non si può vivere solo di cementificazione, perdiamo la nostra identità, i nosti valori e principi, tramandati dai nostri nonni.

L'ispirazione la devo all' " Associazione culturale la Sparasina"

Famosa per la festa di Pigozzo, Montorio, Verona.

Domenica 18 Aprile, Domenica 25 Aprile, Sabto e Domenica 1-2 Maggio.

Nella festa un menu ricco di piante locali come le Sparsine selvatiche bruscansoli ovi duri soppressa buon vino e molto altro ancora, gusti ormai dimenticati.

Hanno realizzato un libro "Le migliori erbe spontanee della cucina contadina di Pigozzo" dove trovate le schede tecniche delle piante l'uso culinario e la storia dell'uso nei rimedi popolari. (Lo trovate nei giorni della festa.)

Inoltre alla festa si fanno escursioni con gli oganizzatori, che vi insegnano dove quali piante raccogliere.

Io ci vado da 10 anni a mangiare a questa sagra popolare


Sabato Sera con gli amici "Associazione culturale la Sparasina" , abbiamo realizzanto un menu a tema con fiori di Calicanuts e radichiella selvatica.

Ci tengo a condividere con voi le ricette e le foto della serata perchè questo patrimoni non vada perso.

Queste ricette in base al territorio dove vivi si possono modificare, ad esempio se vivi a Vicenza puoi usare l'Asiago dop come formaggio, non solo andando avanti con la stagione ci sono altre piante e fiori, ad esempio puoi provare con le violette al posto dei Calicantus o con le marghrite.

Attenzione non tutti i fiori e piante sono comestibili, e sempre meglio fare prima una ricerca su internet o utilizzare un testo che tratta l'argomento.

Bene Allora Buon Lavoro.

Un menu di erbe tipiche e prodotti tradizzionali.

Info: festa Sparsaina
http://www.sparasina.com/ per giorni e mappa della località della festa consiglio vivamente di parteciparvi.



Ravioli giganti alla ricotta e Calicantus spadellati al burro e salvia croccante con scaglie di Monte veronese dolce




Aggiornata il 9/06/09
Scheda n.2

Nome ricetta:
Pasta all’uovo


Ricetta ideata e provata dallo Chef Alessandro Tannoia
Ingredienti:

10 persone Per pasta ripiena questa dose è per 15 persone
n° 10 uova
Kg. 1 farina
n° 1 Cucchiaino da caffè di sale
n° 2 Cucchiai da minestra di olio extra vergine di oliva

Preparazione:

1. Sbattere le uova con il sale
2. Predisporre la farina a fontana in una bastardella grande
3. aggiungere nel mezzo il composto delle uova, l’olio extra Vergine di oliva
4. Mescolare in senso orario le uova dentro alla farina facendo attenzione di non rompere la fontana
5. Mescolare fino a che non si formi una palla unica
6. Impastare a mano su un tavolo per almeno 10 min.
7. Mettere in frigorifero a riposare per 20 min.

Finitura:

Impasto base per pasta fresca, pasticci

Caratteristiche organolettiche:

Morbida liscia vellutata senza grumi

Tempo reale:
30 min



Aggiornata il 3/2/2010
Scheda n.1.5

Nome ricetta:
Ravioli giganti alla ricotta e Calicantus spadellati al burro e salvia croccante con scaglie di Monte veronese dolce




Ricetta ideata e provata dallo Chef Alessandro Tannoia

Ingredienti:

10 persone
1.5 kg. Ricotta asciutta
60 n° Fiori Calicantus
100 gr Parmigiano
10 n° Folgie di salvia
400 gr. Monte veronese Mezzano
1 n° Dose scheda (1.3 Pasta all’uovo)
4n° uova




Preparazione:

Mettere i Calicantus In acqua e ghiaccio per farli rinvenire (Il freddo aumenta l’aroma del fiore)
Tagliare i Calicantus con una fobice (Non tritarli diventano amari)
Setacciare la ricotta, aggiungere i Calicantus tagliati, il Parmigiano grattugiato
Tirate la pasta con l’aiuto del matterello o della macchina per la pasta fino alla tacca più sottile.
Sbattere le uova e spennellare la sfoglia fino alla suà metà.
Mettete sulla sfoglia ottenuta dei mucchietti di circa 30-50 gr. di ripieno e tagliate i ravioli servendovi dell’apposita rotellina o un coltello e disponeteli sopra un vassoio infarinato. Far cuocere i ravioli in abbondante acqua salata.
In una padella fondere il burro e friggere la salvia, con una manciata di Calicantus fino a che non sia croccante
Scolare i ravioli e porli sulla padella col burro, salvia e Calicantus e spadellarli con cautela.
Servite i ravioli caldi sul piatto, decorando con scaglie di Monte Veronese.

Finitura:
Servite i ravioli caldi sul piatto, decorando con scaglie di Monte Veronese.

Caratteristiche organolettiche:
Il mariage tra la pasta e la ricotta fresca con il sapore floreale del Calicantus ricordano
l’arrivo della primavera

Tempo reale:

1 ora










Aggiornata il 2/3/2010
Scheda n.1.1

Nome ricetta:

Gnocchi alla fonduta di Monte veronese e Calicantus

Ricetta ideata e provata dallo Chef Alessandro Tannoia

Ingredienti:

15 persone
Per la preparazione degli gnocchi di patate vi consiglio di utilizzare delle patate a pasta bianca abbastanza farinose com, per esempio, quelle Olandesi che hanno bisogno di poca farina e si attaccano meno fra loro.

2 kg Patate olanda
600 gr Farina
Sale
2 n° Uova
160 gr. Parmigiano
½ n° Noce moscata ( ½ cucchiaino da caffè)




Preparazione:
Preparare le patate: lavatele , senza sbucciarle, mettetele in una pentola con dell'acqua salata e lasciatele bollire.
A fine Cottura, sbucciatele, schiacciatele e mettetele su un piano di lavoro ben infarinato.
Aggiungete un pizzico di sale, la farina, Parmigiano, Noce moscata e impastate il tutto fino ad ottenere un composto compatto ma allo stesso tempo soffice.
A questo punto aggiunge le uova e continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto senza grumi e compatto.
Quindi, dividete l'impasto in tanti filoni dello spessore di 2-3 centimetri e iniziate a tagliare i vostri gnocchi riponendoli su una superficie o un vassoio infarinato.
Cuocere in una pentola abbastanza grande con l'acqua salata e scolateli quando saliranno a galla.
Preparate il condimento che più vi piace e condite i vostri gnocchi.

Finitura:
Condire con fonduta di Monte Veronese al Calicantus (Vede scheda 1.2)

Caratteristiche organolettiche:
Il Gnocco sà di patata rimane intero durante e dopo la cottura

Tempo reale:
1 ora







Aggiornata il 2/3/2010
Scheda n.1.2

Nome ricetta:
Fonduta al Monte Veronese e Calicantus




Ricetta ideata e provata dallo Chef Alessandro Tannoia


Ingredienti:

15 persone

2 lt Latte
200 cl Olio di semi soia
200 gr. Farina
400 gr. Monte Veronese Giovane
60 n° fiori Calicantus
Sale grosso 1 cucchiaio da minestra




Preparazione:

Mettere i Calicantus In acqua e ghiaccio per farli rinvenire (Il freddo aumenta l’aroma del fiore)
Tagliare il Monte Veronese giovane a quadretti da 1 cm.
Tagliare i Calicantus con una fobice (Non tritarli diventano amari)
1. Fare bollire il latte in una casseruola con il sale grosso, agg la noce moscata
2. A parte con una frusta in un bastardella stemperare la farina con l’olio di semi
3. Quando il latte bolle aggiungere il composto un po’ alla volta mescolando bene con la frusta, spegnere la fiamma è pronta
4. Mettere i quadretti di Monte Veronese e mescolare
5. Mettere i petali tagliati del Calicantus

Finitura:

Condire i gnocchi appena scolati su di un piatto, con la fonduta, aggiungere sopra, qualche fiore fresco di Calicantus.

Caratteristiche organolettiche:
Profumo persistente, sapore deciso che si sposa con la forma morbida del gnocco.

Tempo reale:
15-20 min.










Aggiornata il 3/2/2010
Scheda n. 1.5

Nome ricetta:
Nidi di mais con salsiccia e scaglie di Monte Veronese




Ricetta ideata e provata dallo Chef Alessandro Tannoia

Ingredienti:

15 persone
Farina di mais 1 kg
3 lt Acqua
2 n° Cucchiai da minestra di sale grosso
4 n° Salsiccie
300 gr. Monte Veronese mezzano
Carta forno


Preparazione:


1. Fare bollire l’acqua con il sale grosso
2. aggiungere a pioggia la farina di mais
3. mescolare per 45 min a fuoco basso
4. spezzare la salsiccia in 4 pezzettoni e spadellarli in una padella, per farne fuoriuscire il liquido
5. Prendere un banda alta bagnarla con dell’acqua fredda senza asciugarla
6. Mettere la polenta calda dentro alla banda che ci siano due tre cm di altezza di polenta e fare raffreddare
7. Con un coppa pasta o un bicchiere largo di circonferenza stampare la polenta
8. con un cucchiaio scavare il centro lasciando mezzo cm di bordo
9. Mettere su di una banda con sopra la carta forno
10. Riempire con la salsiccia.


Finitura:
Aggiungere le scaglie di Monte Veronese mezzano e infornare a 180° 20 min

Caratteristiche organolettiche:

Saporiti, colorati sfiziosi

Tempo reale:

2 ore e trenta


Aggiornata il 3/2/2010
Scheda n.1.6

Nome ricetta:
Radichielle con pancetta




Ricetta ideata e provata dallo Chef Alessandro Tannoia

Ingredienti:

15 persone
Kg. 2 Radichelle
2 n° Scalogno
500 gr. Pancetta
2 n° Sale grosso Cucchiai da minestra
2 gr. pepe
Se occorre Sale fino
5 n° Olio extra vergine di oliva Cucchiai da minestra


Preparazione:

Pulire e lavare le Radichielle, due tre lavaggi.
Lessarle in acqua bollente gia salata.
Tritate lo scalogno e mettetelo in una padella, possibilmente antiaderente, con due cucchiai di olio; aggiungire la pancietta quando sarà dorata, aggiungete le radichielle lessate, salate, pepate e fate cuocere per circa 10 minuti.

Finitura:
SERVIRE CON I NIDI DI MAIS RIPIENI ALLA SALSICCIA E MONTE VERONESE

Caratteristiche organolettiche:

Buone saporite sfiziose il retrogusto amaricante delle radichelle, stimola l’appetito, nel rispettoso connubio tradizionale del maiale, il colore giallo della polenta ricorda il sole nel piatto per concludere con il sapore dolce ma di forza del nostro Monte Veronese, gran parte della tradizione Veronese è racchiusa in questo piatto

Tempo reale:
40 min.









Aggiornata il 3/2/2010
Scheda n.1.7
Nome ricetta:
TORTA DI MELE PERE CIOCCOLATO E CALICANTUS




Ricetta ideata e provata dallo Chef Alessandro Tannoia

Ingredienti:

1 TORTA

12 PORZIONI
GR. 200 ZUCCHERO
GR. 400 MELE
GR: 400 PERE
GR. 250 FARINA
N. 1/5 BICCHIERE DI OLIO DI SEMI
N. 1 BUSTINA DI VANILINA
N. 1 BUSTINA DI LIEVITO
N. 1 BUCCIA DI LIMONE GRATTUGGIATO
N. 4 UOVA
N. 1 PIZZICO SALE
GR. 250 CIOCCOLATO FONDENTE 70-85%
N. 25-30 Fiori di Calicantus

Preparazione:

Mettere i Calicantus In acqua e ghiaccio per farli rinvenire (Il freddo aumenta l’aroma del fiore)
Tagliare i Calicantus con una fobice (Non tritarli diventano amari)

RISCALDARE IL FORNO A 180°
PREPARARE UNA TORTIERA IMBURRATA E INFARINATA CON PANE GRATTUGGIATO
FARE UNA PASTELLA CON UOVA, ZUCCERO LIEVITO E VANIGLINA,FARINA
AGG. LA SCORZA DI LIMONE L’OLIO, E I FIORI DI CALICANTUS PRECEDENTEMENTE
TAGLIATI.
TAGLIARE A DADINI LE MELE E PARTE DELLE PERE E AGG. ALL’IMPASTO.
TRITARE IL CIOCCOLATO LASCANDO SCAGLIE CONSISTENTI, AGG. ALL’IMPASTO
AGG. ALLA PASTELLA CON UN PIZZICO DI SALE.
METTERE L’IMPASTO NELLA TORTIERA E CUOCERE

Finitura:
Mettere la torta in un vassoio tondo e spolverare di zucchero semolato

Caratteristiche organolettiche:
Soffice, da servire calda cosi il cioccolato si scioglie in bocca lasciando un retrogusto in bocca del floreale tipico del Calicantus.

Tempo reale:
Cottura in forno ventilato a 175° per più di un ora